Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

sabato 18 gennaio 2014

IL WI-FI NO E L’ETERNIT SI?

E così a Minerbio viene temporaneamente(?) sospeso il wi-fi installato nelle scuole medie del paese.
A volerlo sono delle mamme che attraverso una raccolta firme chiedono al Preside dell’istituto di disattivare il servizio.
E così ora nell’armadio blindato della scuola giacciono 27 palmari comprati dalla scuola che senza connessione wi-fi rimarranno inutilizzati.
Ora si attendono i pareri di tre esperti, richiesti appunto dal preside della scuola, sulla reale o meno pericolosità della connessione senza fili .
Inoltre il 20 gennaio Arpa e l’Istituto Ramazzini di Bentivoglio misureranno l’intensità delle radio frequenze, per poi consegnare i risultati alla scuola, genitori ed insegnanti. 
Probabilmente basterà una regolamentazione dell’utilizzo del servizio come avviene già in altri paesi, Germania e Canada ad esempio.
Inoltre, stando a quanto afferma l’agenzia europea per l’ambiente, sono comunque escluse gravi patologie associate all’utilizzo di queste radio frequenze.

Sopra vi riportiamo l’ articolo del Carlino che potrete leggere per approfondire l’argomento.

Noi ci uniamo all’ iniziativa intrapresa da queste mamme che per il bene dei nostri figli hanno deciso di chiedere il temporaneo blocco di un servizio utile alla scuola, in attesa di verifiche sulla reale o meno pericolosità del wi-fi.
Anche se ormai, da anni, si conoscono già le risposte. 
“Il wi-fi  è meno pericoloso di un telecomando di un cancello automatico“ (Clicca qui: LINK)

Riportiamo qui sotto un estratto di un’ intervista fatta al Professore Antonio Capone del Politecnico di Milano (Clicca qui: LINK)

Ma cosa si sa sui reali effetti negativi dell'esposizione alle microonde?
Intanto va detto che non c'è alcuna dimostrazione su effetti nocivi sulla salute del Wi-Fi. Gli unici dati fanno riferimento ai cellulari e in determinate condizioni, ovvero con un uso prolungato (di diverse ore al giorno), a diretto contatto con l'orecchio e il cranio, senza auricolare: tutto ciò produce un aumento della temperatura intorno al mezzo grado. Va poi tenuto presente che il Wi-Fi ha un uso discontinuo, che crea interferenze coi tessuti solo quando trasmette qualcosa, a differenza degli smartphone.
E cosa si può dire della "potenza" dei segnali?
La potenza è decisamente inferiore a quella dei cellulari, così come di altri apparecchi. Basti pensare che per il Wi-Fi si parla di qualche centianaio di mW, mentre quelle di un telefonino sono intorno a 1 watt.  Se poi si prendono in considerazione altri apparecchi comunemente presenti nelle nostre case, si scopre che le emissioni da Wi-Fi sono notevolmente inferiori a quelle di un televisore o di un ripetitore radio (estremamente maggiore) o di un forno a microonde. Quest'ultimo, ad esempio, ha una potenza di 800 watt rispetto a 0,1 watt di un Wi-Fi. È vero che le microonde sono all'interno del forno, ma una piccola quantità esce ugualmente. Persino il telecomando di un cancello ha una potenza maggiore.”


Oltre al fatto che non risultano esserci studi che certificano l’effettiva o meno pericolosità del wi-fi, come genitori/autori di questo blog ci chiediamo:
- non era forse auspicabile effettuare eventuali verifiche sull’intensità delle onde magnetiche create da questa tecnologia prima di acquistare 27 palmari?
- ora per quanto rimarranno chiusi dentro ad un armadio questi famosi 27 palmari pagati con i soldi delle nostre tasse?
- a fronte di una ricca documentazione scientifica che comprova la non correlazione di patologie gravi associate al wi-fi, perché dovremmo bloccare un servizio che sappiamo già non essere nocivo?
- quanto ci verrà a costare (in termini di tasse) questa verifica richiesta dai genitori e dirigenza scolastica?
- se le misurazioni delle radio frequanze risultassero elevate (ipotesi molto remota), basterebbe rimodulare la portata delle stesse o dovremmo considerare l’impianto wi-fi e i 27 palmari della scuola da cestinare?
- se le misurazioni delle radio frequanze risultassero elevate (ipotesi remota), la responsabilità dell’ installazione del wi-fi su chi ricadrebbe?
- e le spese già sostenute per tale impianto? Chi lo risarcirebbe ai cittadini?

Considerata l’attenzione riservata a questo (non)problema da parte della stampa locale, istituzioni e genitori, rimaniamo basiti di fronte a tanta battagliera ipocrisia, pur unendoci a coloro che in buona fede chiedono chiarimenti.

Detto ciò rivolgiamo però una domanda a tutti coloro che hanno voluto firmare e quindi partecipare a questa iniziativa.

IL WI-FI NO E L’ETERNIT SI?

Vi siete mai accorti che a pochi metri dalla scuola dei vostri figli ci sono centinaia di metri di coperture in eternit?
Noi del blog sono anni che lottiamo per un problema reale e purtroppo tangibile, nonchè potenzialmente pericoloso. 
Abbiamo fatto volantinaggi, raccolte firme, riunioni e assemblee pubbliche anche con l’amministrazione comunale. 
L’unica risposta che ricevemmo (alcuni anni fa) dall’amministazione comunale fu che la “copertura era ok”. 
Senza uno straccio di documento che comprovasse tale dichiarazione e senza nessun piano periodico di verifiche o progetto per la rimozione e messa in sicurezza. 
A fronte di svariati anni dalle nostre segnalazioni ancora oggi dopo il terremoto, intemperie, copiose nevicate e violente grandinate non sappiamo in quale stato versi tale copertura. 

E voi? “Care mamme” lo sapete?

No! Non crediamo, anzi siamo consapevoli del fatto che il nulla e il vostro disinteresse sino ad oggi è regnato sovrano.
Addirittura in corrispondenza di un nostro volantinaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa potenziale pericolosa copertura in eternit davanti alla materna di Minerbio ci sentimmo rispondere da alcune mamme: “questo problema non mi interessa, tanto per mio figlio/a questo è l’ultimo anno!”.

Rivolgiamo lo stesso appello al Preside della scuola chiedendogli la stessa solerzia avuta con il “problema wi-fi” nel chiedere le stesse verifiche e la stessa attenzione sulla copertura in eternit del consorzio di Minerbio sito a pochissimi metri sia dalle medie, dalle elementari che dai due asili del paese (nido e materna).

All’amministrazione comunale non chiediamo più nulla…
Fiato sprecato!!
Evidentemente certi problemi in certi paesi non devono essere sollevati?

Noi non ci arrendiamo? E voi?

Di seguito pubblichiamo il link che raggruppa tutte le nostre battaglie contro l’eternit, auspicando che gli stessi genitori che si sono fatti promotori della battaglia contro il wi-fi decidano finalmente di unirsi a noi per eliminare una volta per tutte questo reale e pericoloso problema:


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