Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
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sabato 17 dicembre 2011

NUOVO IMPIANTO DI PRODUZIONE BIOGAS

Sabato 17 dicembre si è tenuto a Palazzo Minerva di Minerbio un Consiglio comunale “aperto” sul tema : realizzazione di impianto per produzione di biogas.
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Per impianto a biogas e relativa produzione di energia si intende l'utilizzo di residui organici di scarto dell'agricoltura, o di colture appositamente dedicate allo scopo, per ottenere dalla loro fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno) un prodotto quale l'energia elettrica.
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La Coprob, il noto zuccherificio di Minerbio, insieme alla società Agroenergia IZ, di cui ha il controllo azionario, vuole appunto realizzare un impianto di questo tipo, sul territorio di loro proprietà, adiacente allo stabilimento.
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Le caratteristiche tecniche illustrate sia dal vice direttore di Agroenergia, il Sig. Piero Cavrini, così come dal Sig. Nigro, e dal Sig. Casoni, suoi colleghi e collaboratori, hanno mostrato un quadro generale della situazione abbastanza soddisfacente, che, se confermato dai fatti, dovrebbe avere notevoli risvolti positivi, sia per l'ambiente che per le problematiche indotte ed inerenti.
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Anche il Direttore generale della Coprob, il Sig. Stefano Montanari si è espresso favorevolmente al riguardo, evidenziando anche la linea di principio morale che guida la Società stessa, ed il percorso etico a cui guardano con fiducia le migliaia di soci agricoltori che la compongono.
Le autorizzazione richieste in sede di Conferenza di Servizio sono state specifiche, e mirate al consumo esclusivo di polpa surpressata e melassa, per un totale pari all'87 % del fabbisogno, e di mais per il rimanente 13 %.
Considerando che i residui di lavorazione della barbabietola sono proprio quelli richiesti, risulta evidente la convenienza che deriva da questo progetto.

In termini ambientali si evidenzia una corrispondenza positiva data dal fatto che la “filiera” sia a Km zero e che quindi l'incidenza di inquinanti dovuta ai trasporti non sia nemmeno presente.

I dubbi e le riserve espresse dai gruppi consiliari in sede di dibattito, hanno focalizzato soprattutto la convergenza di richieste sull'assicurazione che il futuro confermi esattamente quanto è stato proposto dai relatori oggi, in particolare sull'assenza totale di emissioni odorose.

Un altro elemento non condivisibile riguarda l'aspetto etico inerente la produzione di quel 13 % di mais destinato a integrare la polpa e la melassa.

In questo caso ci troviamo di fronte al fatto che, ancora una volta, vengono utilizzate le aziende agricole, non come produttori di cibo, ma come produttori di energia.

Ciò è snaturante del ruolo sia dell'agricoltore che del territorio stesso.

Questa Amministrazione ha già concesso altre percentuali di terreno alla speculazione fotovoltaica, e sommando tutte le porzioni sottratte all'agricoltura, si prospetta un quadro di insieme scoraggiante e deleterio per la realtà rurale minerbiese.

Un altro elemento cui daremo la nostra massima attenzione, in un monitoraggio attento e continuo, a tutela dei nostri concittadini, riguarda l'eventuale incremento della percentuale di utilizzo dei materiali, che potrebbe sbilanciarsi a favore di un maggior uso del mais.

Il nostro occhio vigile, unito al naturale senso dell'olfatto, si preoccuperà di esplorare le aree prospicienti all'impianto, per controllare eventuali discrepanze di percorso, quali in cattivo odore, sintomo di emissioni che non ci devono essere.

Rimaniamo quindi alla finestra, per così dire, in attesa che si realizzi correttamente tale impianto, confidando nella serietà espressa da Coprob e da Agroenergia IZ.

In questa ottica assumiamo così un attivo ruolo di controllo e di verifica, a totale tutela dei concittadini.
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Dissenso

1 commento:

  1. Diffidare sempre quando un' entità di queste dimensione si adopera ed investe nel territorio.
    Questi beneffattori si sarebbero mossi senza incentivi e senza una probabile benevolenza implicita dell'amministrazione comunale ospitante?
    Bene ricordare che tra minerbio e baricella si trovano:
    - stogit
    - zuccherificio coprob
    - porcilaia (?)
    - discarica
    Non è verosimile che l'inserimento di una centrale a biomassa che brucia melassa e polpa surpressata prodotta con barbabietole raccolte altrove possa migliorare la qualità dell'aria di minerbio.
    Gli scarichi in atmosfera quali energia termica, Co2, Co, particolati e schifezze varie, ce li cucchiamo noi.
    Mettiamoci ovviamente i camion, i trasporti di mais, il rumore, opere quali elettrodotto, scavi, costruzioni varie etc.
    Oltre ai disagi ed all'inquinamento, cosa viene in tasca ai cittadini di minerbio (e baricella)?
    Ricordo che coprob ha già raddoppiato la produzione saccarifera dal 2006 ad oggi e dal prossimo 2012 inizierà la produzione di altrettanto zucchero di canna importato dai paesi produttori e veicolato via nave e via terra. (Filiera a km. zero!)
    Stiamo alla finestra e vigiliamo....per come funziona a minerbio è giò troppo tardi.

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